Meditare è un’Esperienza! Sedere a gambe incrociate non significa Meditare, significa che si stà praticando cercando di preparare il Corpo, la Mente e lo Spirito all’esperienza della Meditazione; la Meditazione è quindi uno stato, che non sempre viene raggiunto. La pratica costante diventa quindi fondamentale.

Il Buddha ha più volte detto: “Questa è la Verità da realizzarsi qui ed ora. Non dobbiamo aspettare di morire per scoprire se è tutto vero; questo insegnamento è per gli esseri viventi come noi. Ognuno di noi deve realizzarlo da solo. Posso parlarvene, posso incoraggiarvi a ricercarlo, ma non posso realizzarlo per voi !“.

Durante la pratica la cosa più importate è “imparare a non fare”. Quando cerchiamo di raggiungere qualcosa la nostra mente comincia a vagare in qualche altro luogo. Quando cerchiamo di non ottenere nulla, allora il corpo e la mente saranno nel momento presente, nel “Qui” e nell'”Ora”.

Nella Meditazione ci viene insegnato a riconoscere quando stiamo pensando e poi a lasciare andare i pensieri per far ritorno ad essere pienamente presenti. L’osservazione è quindi la chiave della Meditazione. Osserva la tua mente. Non fare nulla. Limitati a osservare qualsiasi cosa faccia la mente. Non disturbarla, non prevenirla, non reprimerla; non fare assolutamente niente in prima persona. Limitati a essere un osservatore, il miracolo dell’osservare, è Meditazione !

Come egregiamente dice Osho: “Allorché la mente è assolutamente assente, per la prima volta, diventi consapevole di te stesso, perché la stessa energia che era assorbita dalla mente, non trovandola più, si ribalta su se stessa. Questo è il momento in cui l’energia si volge all’interno: questa inversione è improvvisa, è repentina! E quando l’energia si volge all’interno, porta con sé una gioia infinita. Quando la Meditazione ritorna alla propria sorgente, esplode in una gioia immensa. Questa gioia, nel suo stadio supremo, è illuminazione.

Come sempre avviene nelle Discipline Orientali, l’interiorità deve passare per la nostra, pur limitata, fisicità. La posizione di Meditazione esprime l’unità della dualità: ne due, ne uno. Questo è l’insegnamento più importante: ne due ne uno. Il corpo e la mente non sono due, non sono uno. Il corpo e la mente sono due e uno allo stesso tempo. Quando ho il piede sinistro sul lato destro del corpo e il piede destro sul lato sinistro, non so più qual’è l’uno e qual’è l’altro. Ciascuno dei due può essere il sinistro e il destro. La cosa più importante è tenere dritta la spina dorsale; le orecchie e le spalle dovrebbero essere allineate, cosi come il mento con l’ombelico.  Quando il mento è proteso in alto non c’è forza nella posizione. Sempre per acquistare forza è bene premere in basso il diaframma, ciò aiuta a mantenere l’equilibrio fisico e mentale. Le braccia sono sciolte e ribassate leggermente, discostate dal corpo. Ci si deve sedere dritti come se si reggesse il cielo con la testa. Tutto questo non è solo “forma”, esprime il punto chiave del buddhismo, è l’espressione della vostra natura di Buddha.

Raggiunta la corretta postura, per qualche momento fermiamoci ed entriamo in contatto con quello che stiamo sentendo; per qualche istante entriamo in contatto con la qualità, lo stato d’animo, le sensazioni fisiche che stiamo provando.

Non esiste una risposta facile a come liberarci dalla sofferenza, ma lo strumento principale,che incorpora sia l’assoluto che il relativo, è senza dubbio la pratica della Meditazione Seduta.

La Meditazione ci insegna come essere pienamente presenti, e crea lo spazio affinché le nostre nevrosi emergano in superficie. Il principio base della Meditazione è tornare costantemente all’immediatezza della nostra esperienza, al respiro, alla sensazione, ad osservare le cose esattamente così come sono, senza fronzoli concettuali. Il consiglio per la pratica Meditativa, nonostante esistano diverse tecniche Meditative e Respiratorie, è quello di “toccare” con leggerezza il respiro per poi lasciarlo andare; e lo stesso con i pensieri: lasciarli liberi di dissolversi di nuovo nello spazio, senza fare della Meditazione un progetto di crescita personale!

L’atteggiamento verso la Meditazione è quello del Rilassamento, senza alcuna lotta per raggiungere uno stato superiore, semplicemente ci sediamo e, senza una meta, senza cercare la pace o la liberazione dai pensieri, ci atteniamo fedelmente alle istruzioni: sedersi comodamente, occhi chiusi, essere precisamente consapevoli dell’oggetto di Meditazione e quando la mente divaga, con dolcezza, fare ritorno. Qualsiasi cosa accada non ci congratuliamo ne ci condanniamo; naturalmente sappiamo che dobbiamo essere pazienti con questo processo e di doverci concedere tempo illimitato.

In questo modo ci troviamo in quel percorso che talvolta ci porta ad essere pienamente coscienti e presenti di ciò che ci accade ed altre volte “cadere”; quel percorso che prende il nome di Sentiero Spirituale.

Siate dove Siete !

 

“Meditare veramente significa concentrarsi unicamente sullo Spirito.

Questa è la Meditazione esoterica; è la più alta forma di attività

che l’uomo possa compiere, ed è la via più equilibrata per trovare Dio.”
Ananda