Il Wing Chun è un Sistema in continua evoluzione, basato su Principi e non su Tecniche. Le tecniche vengono sperimentate, esperite e provate dai Maestri di tutto il Mondo, rendendole cosi proprie e vere.

Nonostante questa continua evoluzione, il Sistema Wing Chun rimane unico ed originale, mantenendo inalterati i suoi principi di base, principi Strategici, di Pensiero e di Combattimento. Alcuni dei più noti ed importanti concetti del Wing Chun sono appresso indiciati, anche se, ovviamente, una sterile lettura non può sostituire l’esperienza diretta ed il “vissuto” sul proprio corpo.

 

Contenporaneità di Attacco e Difesa

Questo Principio costituisce una strategia di combattimento tipica dello Stile Wing Chun; l’idea di base è quella di “attaccare difendendosi“, ovvero attacare e parare nello stesso istante, eliminando cosi il tempo di reazione. Il miglior momento per colpire l’avversario è infatti quando lui stesso ci stà colpendo, in quell’istante infatti la sua intensione è completamente  rivolta all’attacco e, se non opportunamente preparato a questo, risulterà inevitabilmente vulnerabile. “Attaccare Difendendosi” ci pone subito in una posizione di vantaggio, sia dal punto di vista temporale che di distanza.

 

Il Cuneo

Il Cuneo è un principio fisico conosciuto sin dai tempi antichi in tutte le tradizioni e culture; viene utilizzato in tutte le situazioni in cui è necessario vincere grandi resistenze con piccoli sforzi e semplici mezzi. Nonostante le possibilità offerte dalla moderna tecnologia il Principio del Cuneo trova ancora oggi notevoli applicazioni, l’esempio più classico è quello delle navi rompighiaccio che sfruttano la forma a cuneo della loro prua per spaccare la banchisa polare e navigare attraverso essa. La punta del Cuneo ci consente infatti di esprimere una grande forza di penetrazione (la pressione aumenta al diminuire della superficie di contatto) contemporaneamente ad uno spostamento laterale delle forze di opposizione le quali vengono guidate lungo i lati obligui del Cuneo stesso. Le armi utilizzano lo stesso principio, basti pensare alla punta delle frecce, delle lancie, ma anche all’ogiva conica dei proiettili delle armi da fuoco. La posizione Wing Chun deve quindi ricordare e riprodurre strutturalmente un Cuneo, attraverso le spalle, le braccia e le gambe, per ottenere un azione di attacco o di difesa efficace, sicura e penetrante.

 

Economia di Movimento

L’Economia di Movimento esprime l’idea principe dello Stile Wing Chun: la Semplicità ! Si dice che per giudicare un buon Wing Chun devi far caso a due sole cose: la Semplicità e l’Efficacia; se queste vengono ben espresse si tratta indubbiamente di un buon Wing Chun. “Semplice” è diverso da “Facile”, significa più che altro fare in modo che le nostre azioni risultino snelle, eleganti e, ad occhio, prive di sforzo, ma allo stesso tempo estremamente potenti ed efficaci. Quando ci si muove nel Wing Chun, sia in fase di attacco che di difesa (se fosse possibile discernere tra le due), si deve sempre badare all’Economia di Movimento: fare il minimo indispensabile per poter colpire l’avversario, evitando inutili movimenti eccessivamente appariscenti o voluminosi, come disse lo scrittore e critico letterario Francesco Saverio De Sanctis: “La Semplicità è la Forma della Vera Grendezza“.

 

Linea Centrale

La teoria della Linea Centrale è il perno intorno al quale ruotano tutte le tecniche dello Stile Wing Chun. La Linea Centrale è quella che dobbiamo proteggere nelle nostre azioni difensive ed è il nostro bersaglio nelle azioni di attacco. Lungo la Linea Centrale si trovano i principali organi sensibili del nostro corpo: occhi, naso, gola, plesso cardiaco, genitali, ginocchia. Attaccare e difendere lungo questa Linea ci consente quindi un sicuro vantaggio. La Linea Centrale tra noi ed il nostro avversario inoltre, potrebbe essere oggi paragonata al raggio laser delle moderne armi da fuoco, che permettono di non fallire il bersaglio: attaccare lungo la linea centrale che congiunge, ipoteticamente, le nostre armi (braccia e gambe) al corpo avversario è sinonimo di riuscita, sopratutto se l’altro non è abituato a proteggere se stesso lungo questa retta d’azione.

 

Il Ponte

Il Ponte è “il mezzo” che ci consente di “arrivare dall’altra parte”. Secondo questo principio il praticante Wing Chun, nelle sue azioni cerca, o crea, il contatto con gli arti dell’avversario, per poterli poi utlizzare come ponti (con opportune tecniche e strategie di movimento) ovvero che lo conducano verso il bersaglio, oltre la barriere delle braccia avversarie. In questa fase è importantissima la sensibilità profonda (propriocettiva) che consente di ricevere informazioni precise e veloci sui movimenti dell’avversario. Tale sensibilità, sviluppata attraverso idonei metodi di allenamento (Chi Sao) rende in grado di determinare forza e direzione di un attacco, anche se non è stato ancora compiuto nessun movimento percettibile con gli occhi. Il suo movimento, guiderà il nostro braccio, che scavalcando il suo arto (attraverso la Teoria del Ponte) arriverà all’impatto.