Il Buddismo basa tutto il suo insegnamento sulla cosiddette “4 Nobili Verità“, che altro non sono che un discorso del Buddha, sicuramente il più importante e rappresentativo del suo insegnamento, e cioè il primo sermone che egli tenne dopo il suo risveglio. Il nome di questo testo è Dhammacakkapavattana-Sutta, e cioè ‘Il discorso sulla messa in moto della Ruota della Dottrina‘.

La prima nobile verità è Duhkka, ovvero che esiste la sofferenza. Tutti soffrono, in un modo o in un altro. Nessuno può fuggire a questa legge. La vita vissuta dalla maggior parte della gente è sofferenza; è un tentativo di risolvere problemi irrisolvibili, di voler quadrare il cerchio, di volere la luce senza buio ed il buio senza luce. Tentare di risolvere problemi che sono irrisolvibili e consumarsi in questo sforzo è Dhukka. E’ importante sottolineare che il Buddha non dice che “tutto è sofferenza”, bensì che la “sofferenza esiste” (è enunciata molto chiaramente: “C’è la sofferenza” e non “Io soffro”). La Prima Nobile Verità ci riporta alla Verità circa Dhukka.

La Seconda Nobile Verità è Trishna, termine Sanscrito, radice dell’Ingelse thirts, ovvero “Sete”. Di solito si traduce come Desiderio, ma è più appropriata la definizione di “essere attaccati”, “afferrare” o come spesso detto: Attaccamento. Trishna è una fissazione! C’è differenza tra possesso e possessività: possedere una motocicletta non ha nulla di negativo, essere ossessionati dal desiderio della motocicletta o averla ed essere ossessionati di romperla, perderla o farsela rubare è attaccamento. La Seconda Nobile Verità ci riporta all’Origine circa Dhukka.

La Terza Nobile Verità è Nirvana. Questa parola vuol dire “Espirare”. Lo scopo dell’insegnamento buddhista è sviluppare la mente riflessiva affinché lasci andare le illusioni. La vita è respiro ma se tratteniamo il respiro perdiamo la vita. Chi vuole salvare la propria vita la deve lasciar andare. Inspira profondamente e poi lascia andare l’aria! Cosi facendo la vita ti tornerà indietro. La Terza Nobile Verità ci riporta alla Fine di Dhukka.

La Quarta Nobile Verità è chiamata Marga, termine che può essere tradotto come “Sentiero” e rappresenta il sentiero che conduce alla fine della Sofferenza. La Via del Buddismo è spesso definitiva il Nobile Ottuplice Sentiero a causa degli otto metodi o pratiche che compongono l’ultima Nobile Verità. Gli elementi dell’Ottuplice Sentiero sono: Retta Comprensione (samma ditthi)
, Retta Aspirazione (samma sankappa)
, Retta Parola (samma vaca), Retta Azione (samma kammanta)
, Retti Mezzi di Sostentamento (samma ajiva), Retto Sforzo (samma vayama)
, Retta Consapevolezza (samma sati)
, Retta Concentrazione (samma samadhi).

 

“Guarda bene questo giorno. Perché è Vita.

Nella sua breve durata stanno tutte le realtà della nostra esistenza.

Ieri è soltanto un ricordo. Domani non è che un sogno. Quindi..guarda bene questo giorno”

Buddha